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L’ANAP esprime la sua profonda preoccupazione per la tenuta del sistema ospedaliero nel Paese a causa del sistema di tassazione del Payback sui dispositivi medici, messo a punto oltre otto anni fa dal Governo Renzi come strumento di controllo della spesa pubblica e inserito nel decreto Legge Aiuti bis. Si tratta di un sistema di compartecipazione delle imprese del settore dei dispositivi medici allo sforamento dei tetti regionali di spesa sanitaria.

A tal proposito le aziende che negli anni hanno partecipato a gare regionali (in cui sono stati definiti prezzi e quantità), dopo circa 10 anni si sono viste chiedere di contribuire al 50% dello sforamento della spesa regionale, pur non essendone minimamente responsabili (sono infatti le aziende sanitarie ad aver autonomamente speso più di quanto avrebbero potuto). Stabilendo i tetti di spesa regionali in maniera retroattiva, non si è tenuto conto della mancata conoscenza delle imprese del range di spesa a loro disposizione e non si è nemmeno calcolato che su quei bilanci le aziende fornitrici dei dispositivi medici negli anni hanno già versato le tasse dovute (che per altro non verranno mai restituite).

Tutto questo può decretare il fallimento di molte imprese di questo settore e di conseguenza può generare un’interruzione delle forniture degli ospedali che dunque si ritroverebbero presto privi dei dispositivi medici indispensabili e del supporto tecnico che consente a molte tecnologie installate negli ospedali di funzionare correttamente.

Risulta evidente dunque che il Payback dei dispostivi medici oltre a comportare il rischio di far fallire un intero settore (con gravi conseguenze per economia e occupazione nel Paese), implica che gli oneri più pesanti ricadano sui cittadini che sempre più dovranno rivolgersi alla sanità privata rinunciando a quella pubblica sprovvista di dispositivi medici adeguati.

L’Associazione ritiene che sia un importante segno di attenzione a questo tema il decreto Legge dell’attuale Governo (del 10 gennaio 2023) che proroga al 30 aprile 2023 il termine entro cui le aziende fornitrici di dispositivi medici sono tenute a versare un contributo per ripianare il superamento del tetto di spesa da parte delle Regioni, ma ovviamente non può considerarsi risolutivo trattandosi di una misura temporanea.

L’ANAP pertanto è del parere che le Istituzioni debbano al più presto intervenire in maniera decisa e definitiva su una Legge che rischia di far collassare definitivamente la sanità pubblica a danno della collettività e in particolare delle fasce della popolazione più deboli.

Image by stefamerpik on Freepik

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