Tra le indicazioni emerse dal Rapporto Italia 2014 stilato da Eurispes, fa scalpore il curioso e allarmante fenomeno della richiesta di prestiti per saldare altri prestiti contratti precedentemente. Il paradosso, che coinvolge il 16% circa degli italiani, è una conseguenza della crisi economica tuttora in corso e sintomo di un più vasto disagio ben evidenziato dalla bassissima percentuale, circa l’8%, di coloro che prevedono una ripresa nei prossimi 12 mesi.
Nell’ultimo triennio la grave congiuntura internazionale ha portato un italiano su quattro ad aver necessità di ricorrere a un prestito bancario. Le motivazioni più ricorrenti sono state il saldo di debiti precedentemente accumulati (31,1%) e il mutuo per la casa (28,4%), seguite al 16% dal pagamento di spese causate da eventi particolari, come matrimoni, cresime e battesimi, e dall’esigenza – ecco l’incredibile paradosso – di saldare prestiti contratti in precedenza con altre banche. Nell’11,2% dei casi si è trattato di un prestito tra i 50.000 e 100.000 euro. La stessa percentuale ha riguardato i finanziamenti contratti per un importo di 100.000 euro e oltre, mentre prestiti minori, da 10.000 a 30.000 euro, sono stati contratti nel 20,9% dei casi. Il numero maggiore di prestiti erogati, con una percentuale del 31%, è stato invece quello da 1.000 a 10.000 euro.
Tutto ciò ha portato anche alla massiccia diffusione dei pagamenti rateizzati nel tempo a cui, negli ultimi dodici mesi, ha fatto ricorso il 29% dei consumatori. Gli italiani hanno utilizzato il pagamento rateizzato per beni considerati “durevoli”: elettrodomestici (37%), automobili (36,4%), computer e telefonini (22,7%) e arredamento (23,5%). È preoccupante considerare che il 22,4% ha ricorso alla rateizzazione per far fronte anche alle cure mediche.
Il rapporto Italia 2014 di Eurispes è stato stilato intervistando un campione di 1.097 cittadini residenti nel nostro Paese. La rilevazione è stata effettuata nel periodo compreso tra il 13 dicembre 2013 e il 4 gennaio 2014.
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