Con il decreto del 23 dicembre 2015 varato dal Ministro dell’Interno Alfano e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2015, si è dato il via all’interessante progetto che prevede l’emissione di una carta d’identità di tipo elettronico entro la fine del 2016. L’innovazione tecnologica voluta dal Governo Renzi e già pianificata fin dal 1997, permetterà a coloro che la possiedono procedure burocratiche maggiormente semplificate ed accesso istantaneo ai propri dati.
La nuova carta rassomiglierà in tutto e per tutto ad una carta di credito. Per ottenerla sarà infatti necessario fornire la propria impronta digitale (poi disegnata sulla carta stessa) così da aumentarne la sicurezza per processi burocratici quali l’accesso a servizi online inerenti alla CIE (centro di identificazione ed espulsione) e la richiesta di documenti personali. La nuova carta disporrà inoltre di un codice pin ed un codice puk e conterrà al suo interno un microprocessore contenente tutti i dati sensibili del cittadino che la possiede e che ne ha fatto richiesta. Un’altra novità introdotta con la diffusione della carta elettronica infine, è quella che riguarda i donatori di organi, i quali se compiuta la maggiore età potranno far richiesta di mettere per iscritto la loro volontà in caso di prematura morte. Il costo della carta sarà di 25,42 euro ed avrà validità giuridica per ben 10 anni.
I nuovi requisiti e le modalità di emissione per ottenere la carta d’identità elettronica verranno presto decisi da una speciale commissione, appositamente scelta per trattare l’importante caso. Ciò che per ora è certo è che la tecnologica carta potrà essere rilasciata a chi si appresta ad ottenerla per la prima volta nella vita, a chi l’ha persa (o deteriorata) ed a chi ha bisogno di rinnovarla perché in scadenza. Saranno necessari per ottenerla: una foto digitalizzata del viso del cittadino richiedente (scattata nelle modalità classiche e già regolamentate), l’impronta digitale dello stesso ed una firma leggibile. Dovrà inoltre essere facoltativamente dichiarata la volontà di donare o meno i propri organi in caso di prematura dipartita.
Il rilascio sul territorio nazionale avverrà gradualmente e nei limiti imposti dalla commissione. La domanda dovrà essere presentata dal cittadino maggiorenne (o da entrambi i genitori in caso di minore età) presso l’Ufficio Anagrafe del Comune di appartenenza. La consegna finale, almeno secondo quanto trapelato, avverrà presso l’abitazione del richiedente entro sei giorni lavorativi, come da consolidata prassi.