Il 17 maggio l’ANAP di Udine ha organizzato una serata dedicata alle strategie per prevenire le manifestazioni cliniche delle malattie cardiovascolari, con la partecipazione del dottor Duilio Tuniz, responsabile della Cardiologia Riabilitativa dell’Ospedale Gervasutta di Udine.
Dopo la presentazione del presidente dell’ANAP Pietro Botti, il dott. Tuniz ha illustrato le modalità di sviluppo dell’aterosclerosi, in particolare a carico delle arterie che riforniscono il cuore (arterie coronarie), di cui le forme cliniche più comuni sono l’angina e l’infarto. È stato quindi esaminato il ruolo dei fattori di rischio cardiovascolare nella genesi e progressione di queste malattie.
Quattro dei sei principali fattori di rischio cardiovascolare – ipertensione, elevato colesterolo, diabete e obesità – sono legati ai comportamenti alimentari. Quindi, come spesso ci sentiamo ripetere, la salute passa dalla tavola!
In quest’ottica, la principale strategia di difesa resta quella di limitare l’apporto di alimenti con elevato contenuto di colesterolo e/o di acidi grassi saturi (che fanno aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue), ridurre l’apporto calorico globale (per evitare/correggere l’eccesso di peso), il contenuto di sale (il cui eccesso favorisce l’ipertensione) e di zuccheri semplici (che facilita, assieme al sovrappeso, la resistenza all’insulina e quindi il diabete dell’adulto). Va invece favorito il consumo di frutta e verdura (almeno cinque porzioni al giorno), nonché l’abitudine ad una regolare (almeno 30-45 minuti al di, possibilmente ogni giorno), anche se moderata, attività fisica.
Sono stati esaminati i principali comportamenti alimentari a rischio, alcuni dei quali vengono attuati spesso per abitudini acquisite fin dall’infanzia oppure sotto l’influenza delle pressioni sociali (es. il fast food) o della pubblicità.
È stato sottolineato che non necessariamente mangiare pensando alla salute del nostro cuore significa sacrificio o privazione. Anzi, si può mangiare bene, con gratificazione, anche portando in tavola cibi che grazie ai loro contenuti, non sovraccaricano di grassi le nostre arterie o favoriscano l’aumento della pressione arteriosa o la comparsa del diabete. È necessario, per giungere a questo obiettivo, avere le adeguate conoscenze e la consapevolezza dell’importanza delle scelte alimentari.
Poiché molte di queste vengono fatte spesso in modo passivo, sulla base dell’abitudine o del risparmio economico, al momento dell’acquisto al supermercato, è in questo frangente che conoscenze, consapevolezza e valutazione della composizione/qualità dei cibi deve concretizzarsi nell’acquisto “giusto” del cibo che poi arriverà sulla nostra tavola!
Alla relazione è seguito un partecipato dibattito in cui sono stati ripresi ed approfonditi molti degli argomenti trattati.