Si chiama ‘Pronto badante’ ed è il numero verde toscano che le famiglie alla ricerca di una badante potranno chiamare. Sarà attivato in tre province (tra le quali Firenze) in via sperimentale entro la fine di ottobre su impulso della vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi. In 48 ore dalla chiamata arriverà a domicilio un tutor per la selezione fra soggetti accreditati con personale qualificato e sicuro. La Regione darà un contributo di 300 euro per pagare i primi dieci giorni di prova. Se poi la famiglia deciderà di tenere l’assistente, dovrà regolarizzare il contratto.
“Si tratta di un aiuto concreto per le famiglie e di un metodo per far emergere il lavoro nero – ha spiegato Saccardi – Se poi il progetto funzionerà lo estenderemo anche alle altre province. Questa è la mia idea di welfare: meno elemosina e più servizi”.
Complessivamente, la Regione ha stanziato per questo progetto 2milioni 350mila euro. La Regione emetterà un bando per affidare il servizio a un’associazione di imprese o di cooperative; chi vincerà l’appalto dovrà istituire un registro delle collaboratrici e il servizio telefonico Pronto badante, che dovrà rispondere alle esigenze delle varie famiglie entro 48 ore dalla telefonata. Il progetto fornirà inoltre anche gli attrezzi che spesso servono alle famiglie: attrezzi per il bagno, carrozzine, sponde per i letti. Le prestazioni saranno condivise con i presidi Asl e con i Comuni così da integrarle con i servizi domiciliari e ambulatoriali forniti al cittadino dall’Inps, dai servizi sociali, dall’Asl e dal volontariato.
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