“La crisi che stiamo vivendo colpisce la salute, l’economia, le relazioni fra le persone, è una crisi senza precedenti che ci costringe a ripensarci tutti. Ha una durata ancora indefinita e le previsioni sono ancora incerte, sia per le persone in generale sia per i decisori pubblici“. Lo ha affermato, pochi giorni addietro, Tiziano Treu, Presidente del CNEL, in occasione di una cerimonia per il Graduation Day ALTEMS.
“La crisi del Covid ha caratteristiche senza precedenti – ha proseguito il presidente del CNEL – soprattutto nell’impatto sul mondo del lavoro, nella caduta dei consumi e nella gravissima reazione di difesa delle persone con un forte aumento del risparmio. La gravità dell’impatto di questa crisi si confronta con quello della crisi precedente del 2008, aggravandone i parametri, essendo davvero tutti di fronte a una situazione drammatica. Occorre, quindi, ripensare anche i canali e i metodi della globalizzazione e l’Europa, in questo, ha avuto un ruolo cruciale e anche le risposte europee sono state nuove: misure economiche senza precedenti, per la prima volta con fondi e obbligazioni comuni, una politica monetaria espansiva, la sospensione del fiscal compact, il via libera al deficit spending degli Stati, l’allentamento dei vincoli agli aiuti di Stato, possibili misure di sostegno a imprese in crisi, il Recovery Fund e interventi sociali in favore degli Stati di cui l’Italia è il principale beneficiario”.
“Attualmente esistono importanti interventi diretti, allo stato ancora di proposta, per un nuovo Welfare europeo – ha concluso il Presidente del CNEL – Una nuova assicurazione contro la disoccupazione, l’ipotesi di reddito minimo europeo, un fondo comune europeo contro la pandemia e il coordinamento fra Paesi e partenariato pubblico-privato per la ricerca su farmaci innovativi. Il Governo europeo è complesso e basato sul criterio dell’unanimità, insieme ad altri criteri e percorsi decisionali. Vi saranno, ovviamente, implicazioni economiche per l’Italia che dovrà sicuramente ripensare le priorità in tema economico e sociale, in coerenza con le indicazioni europee, anzitutto riguardo ai sistemi sanitari e poi nei campi della digitalizzazione nel mondo della formazione e del lavoro, questi ultimi i veri temi che guardano al futuro”.
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