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E’ stato recentemente pubblicato, a cura del Ministero della Salute, l’Annuario Statistico del Servizio Sanitario Nazionale per l’anno 2024, contenente gli ultimi dati disponibili (quelli del 2023) sulla realtà organizzativa e l’attività del nostro SSN.
L’Annuario riporta i dati relativi alle strutture ospedaliere pubbliche e private, alle strutture distrettuali di assistenza sanitaria, al personale dedicato, ed è organizzato e presentato in modo tale da permettere di fare raffronti con gli Annuari degli anni precedenti e valutare così come si è mosso il SSN nel corso degli ultimi 10 anni (2013-2023). In questo articolo esamineremo i principali dati forniti dall’Annuario.
![meno ospedali più strutture private Annuario statistico SSN 2023](https://www.anap.it/wp-content/uploads/annuario-statistico-servizio-sanitario-nazionale-2023.jpg)
In premessa il dato da esaminare è quello sulla distribuzione della popolazione italiana per classi di età nel 2023 e dieci anni prima, che fornisce la dimensione del fenomeno dell’invecchiamento e delle necessità che ne derivano riguardo all’assistenza sanitaria. Nel 2013 gli anziani di età compresa tra 65 e 74 anni erano il 10,7% della popolazione e quelli over 74 erano ugualmente il 10,7%. A distanza di 10 anni, nel 2023, gli anziani 65-74 anni sono diventati l’11,7% della popolazione, mentre quelli over 74 il 12,1%. Quindi, complessivamente, gli anziani over 65 anni sono passati dal 21,4% al 23,8% della popolazione, un salto di 2,4 punti percentuali.
Strutture del SSN
Nel 2013 gli ospedali pubblici e privati erano 1.070, mentre nel 2023 il loro numero ammonta a 996. Quindi in 10 anni ne sono stati chiusi 74, vale a dire il 7%, con un taglio più marcato per quelli pubblici (50 in meno). In calo anche le strutture per l’assistenza specialistica ambulatoriale, che erano 9.214 nel 2013 e in 10 anni sono scese a 9.121.
Sono invece in crescita, ma solo grazie al privato, le strutture di Assistenza Territoriale Residenziale, le strutture di Assistenza Territoriale Semiresidenziale. Stessa cosa per l’Assistenza Riabilitativa.
Se guardiamo al complesso delle Strutture pubbliche del SSN e private accreditate, si può facilmente desumere che i tagli tra il 2013 e il 2023 hanno riguardato esclusivamente il settore pubblico, mentre le strutture private sono aumentate di quasi il 15%.
Posti Letto
Rispetto a 10 anni fa, il SSN ha perso complessivamente oltre 10.000 posti-letto, tutti negli ospedali pubblici, e ciò ha portato il tasso di posti-letto pubblici dal 3,14 a 3,0 ogni 1.000 abitanti. Il privato accreditato è rimasto invece invariato. Questo andamento è risultato piuttosto eterogeneo tra le diverse regioni, con alcune che hanno aumentato i posti-letto, sia pubblici che privati (Lombardia, Umbria, Marche, Puglia) ed altre che li hanno diminuiti (Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria, Sardegna).
Medici di Famiglia
I medici di famiglia sono passati da 45.203 nel 2013 a 37.983 nel 2023 (-7.220). I pediatri sono scesi da 7.705 a 6.706 (-999) e i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) da 11.533 a 10.050 (-1.483), mentre le Asl sono passate da 143 a 110.
Assistenza Domiciliare
In 10 anni le persone assistite sono più che raddoppiate: dai 732.780 pazienti (di cui l’83,5% anziani) trattati nel 2013 si è passati a 1.645.234 pazienti (di cui il 74,9% anziani) nel 2023. A diminuire sono state, però, le ore dedicate a ciascun paziente: nel 2013 erano 18 contro le 15 ore del 2023.
Fortissima è poi l’eterogeneità territoriale. Prendendo solamente gli anziani, le Regioni con maggior numero assistiti ogni 1.000 residenti anziani sono il Molise (188,5), la Toscana (142,5), il Friuli-Venezia Giulia (159,4), Trento (142,6), mentre la maglia nera ce l’hanno la Sardegna (33,7), la Calabria (39,9), la Puglia (41,4) e a sorpresa anche il Piemonte (52,4).
Strutture Residenziali
Anche nell’assistenza residenziale per gli anziani si registra un aumento tra 2013 e il 2023. I posti nelle strutture residenziali passano da 186.872 a 212.874, mentre quelli nelle strutture semiresidenziali aumentano da 14.927 a 15.635, che tuttavia sono ancora largamente insufficienti per coprire il fabbisogno rapportato ad una popolazione anziana aumentata.
Pronto Soccorso
Nel 2023 si registrano 18.353.118 accessi nei pronto soccorso (311 accessi ogni 1000 abitanti), ovvero circa 2 milioni in meno rispetto al 2013, quando erano stati 20.551.053 con una media di 338 accessi ogni 1.000 abitanti. Nel 2023 sono stati 1.397.358 gli accessi nei pronto soccorso pediatrici (154 accessi ogni 1000 abitanti fino a 18 anni), un numero poco inferiore rispetto al 1.609.287 di accessi di 10 anni prima (in media 158 accessi ogni 1.000 abitanti).
Cosa si può trarre dall’Annuario Statistico SSN 2023 se rapportato a quello di dieci anni prima? La prima osservazione è che è evidente la tendenza alla privatizzazione, con sempre meno ospedali pubblici, sempre più strutture private e una grande difficoltà a dotare il territorio di una adeguato numero di medici di famiglia, pediatri e medici di continuità assistenziale. Un dato positivo, invece, è uno sforzo verso la territorializzazione dell’assistenza agli anziani, con l’aumento dell’assistenza domiciliare e delle RSA, anche se ancora siamo a livelli largamente insufficienti, specie se guardiamo alle situazioni della maggior parte dei Paesi europei.
Un’ultima osservazione è che, andando a confrontare il Rapporto 2023 con quello relativo al 2013, emerge chiaramente tutti i Governi che si sono succediti nello scorso decennio hanno operato tagli al SSN, che in 10 anni si è ritrovato con il ridimensionamento del numero di ospedali, un peso del privato sempre più forte e un’assistenza territoriale pubblica che, seppur con qualche progresso, è ancora largamente da implementare.
![portale anap confartigianato persone](https://www.anap.it/wp-content/uploads/portale-anap-confartigianato-persone.jpg)
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