Cresce in Italia il bisogno di farmaci per i cittadini che non sono più in grado di acquistarli. Nel 2015, infatti, è aumentata del 6,4% la richiesta di farmaci da parte degli enti caritativi sostenuti dal Banco Farmaceutico e che ogni giorno aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà economica.
Rispetto allo scorso anno rimane, quindi sostanzialmente invariato il numero complessivo di persone (405.423) che non possono acquistare un farmaco, ma aumenta la domanda di medicinali. Infatti, si è passati dalle 818 mila confezioni di medicinali richieste dagli enti nel 2014 alle 870.352 del 2015 (+6,4%).
Cambia inoltre la composizione: cresce, infatti, il numero di italiani in difficoltà 182.400 contro i 179 mila dell’anno passato (+1,9%), anche se gli stranieri restano maggioritari 222.982 (55%) contro i 230 mila dell’anno passato. In particolare tra gli italiani sono gli adulti tra i 18 e i 64 anni i maggiori beneficiari dei farmaci (58,2%), seguiti dagli over 65 (23,6%) e dai minori da 0 a 17 anni (18,2%). Sono questi i dati emersi dallo studio dell’Osservatorio sulla Donazione dei Farmaci del Banco Farmaceutico Onlus.
La suddivisione in fasce di età dell’intera popolazione, includendo quindi anche gli immigrati, mostra una situazione analoga a quella del 2014 per cui in tutte le aree geografiche gli assistiti sono prevalentemente adulti (59,3%), mentre sono meno numerosi i bambini (22%) e gli anziani (18,7%). I maschi, in particolare, rappresentano oltre il 60% del totale.
Gli stranieri sono originari soprattutto del Maghreb (26%) e dell’Europa Orientale (24,4%). Percentuali inferiori sono rappresentate da: Africa Sub-Sahariana (13,2%), America Centrale e Meridionale (7,8%), Asia Centro-Orientale e Medio Oriente (7,2%), Medio Oriente (2,7%), altra provenienza (3,7%).
È possibile analizzare il profilo farmaco-epidemiologico della popolazione assistita dalla rete Banco Farmaceutico su una intera annualità (2014) osservando le 1.276 dosi giornaliere di farmaci (DDD) dispensate dagli enti.
Le malattie respiratorie si confermano come le più frequentemente dichiarate dagli enti e presentano il maggior numero di dosi giornaliere dispensate (12,2 DDD/1000 pazienti/die). Seguono le malattie cardiovascolari (11 DDD) e gastrointestinali (8,7 DDD). Gli indigenti presentano dunque un profilo epidemiologico differente rispetto alla media della popolazione, dove la massima diffusione è delle patologie cardiovascolari.
C’è una geografia della salute dei poveri: al Nord prevalgono i farmaci per l’apparato respiratorio, al Centro quelli cardiovascolari, al Sud quelli gastrointestinali. Al Sud c’è la più elevata incidenza di malattie croniche.
Andando ad analizzare il bisogno di farmaci su base Regionale, si riscontra la maggior richiesta di medicinali in Lombardia (18,9%), Veneto (11,1%), Emilia Romagna (11,1%), Sicilia (9,1%) e Lazio (8,4%).
Circa la raccolta dei farmaci da parte del Banco Farmaceutico si riscontra anche quest’anno un forte aumento delle donazioni: quasi 1,4 milioni di confezioni nel solo I semestre 2015 (erano 915mila lo scorso anno).
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