Boom per le pensioni di anzianità nel 2010

Nell’anno – secondo quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Inps – sono stati liquidati 174.729 trattamenti a fronte dei 100.880 registrati nel 2009 (+73%). La crescita ha seguito un anno, il 2009, nel quale a causa del passaggio dei requisiti da 58 a 59 anni a fronte di 35 di contributi il numero di pensioni di anzianità era stato molto basso. Nel 2011 con il nuovo “scalino” (da 59 a 60 anni) e l’entrata in vigore della finestra mobile si prevede un nuovo calo. Nel 2010 l’età media per la pensione di anzianità è stata di 58,3 anni per i lavoratori dipendenti e di 59,1 per gli autonomi.

Le nuove pensioni di anzianità liquidate sono state erogate soprattutto a lavoratori dipendenti (110.844 a fronte delle 56.963 dell’intero 2009) mentre gli autonomi ne hanno registrate 63.885. Nel 2010 le nuove pensioni di vecchiaia sono state 173.575 (101.866 a dipendenti, 71.709 ad autonomi) con un’età media di collocamento a riposo molto più alta (62,3 anni in media i dipendenti, 63,3 in media gli autonomi) grazie alle regole che prevedono per gli uomini un’età di vecchiaia a 65 anni e per le donne a 60.

Il numero delle pensioni vigenti a fine 2010, escluse le prestazioni di invalidità civile) è pari a 16.042.360 con un aumento dello 0,2% sul 2009. La spesa complessiva per le principali gestioni pensionistiche (15.944.536 pensioni) è stata nell’anno di 165.646 milioni in aumento dello 0,9% sull’anno precedente. Alle 16.042.360 pensioni vigenti si aggiungono oltre 2,7 milioni di prestazioni erogate agli invalidi civili. Il 78% delle pensioni erogate dall’Istituto è di natura previdenziale, il restante 22% è di tipo assistenziale. L’importo medio per le pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) nel complesso (comprese quelle erogate per conto dello Stato) è di 10.389 euro l’anno (+0,7%). L’importo medio delle pensioni di vecchiaia e anzianità è di 12.007 euro l’anno (-0,1%) mentre quello degli assegni di invalidità e inabilità è di 7.782 euro (+4,1%). Per le pensioni indirette e di reversibilità il trattamento medio vale 7.078 euro (+0,7%).

91% Pensioni donne sotto 1.000 Euro, 61% sotto i 500 – Il 91% delle pensioni Inps erogate alle donne è inferiore ai 1.000 euro ma per sei assegni su 10 l’importo è inferiore a 500 euro. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Inps presentato oggi secondo il quale solo il 36% delle pensioni erogate a uomini è sotto i 500 euro mentre il 20,2% è superiore ai 1.500 euro (a fronte di appena il 2,6% degli assegni con un titolare donna). Il dato è leggermente meno pesante se invece delle pensioni si guarda ai pensionati (spesso beneficiari di più di un assegno) anche se il divario tra uomini e donne resta molto ampio. I pensionati Inps a fine 2010 erano 13.846.138 ma le donne pur essendo il 54% del totale (7,5 milioni a fronte dei 6,3 milioni di pensionati uomini) possono contare solo sul 45% della spesa complessiva.

Gli uomini ricevono in media su 1.311 euro al mese (la media è tra i 1.284 di chi può contare su una sola pensione e i 1.442 euro medi di chi beneficia di più assegni) mentre le donne hanno un reddito pensionistico medio di 893 euro (la media tra i 744 euro di chi ha un solo assegno e i 1.183 di chi ha due o più trattamenti).

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