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Come già sottolineato dall’Anap il reddito e la pensione di cittadinanza, per i troppi paletti messi dalla Legge, non hanno raggiunto gli obiettivi previsti. Tant’è che sarebbero circa 130mila le persone che avrebbero manifestato l’intenzione di rinunciarvi dopo aver presentato la domanda. Non solo, ma la rinuncia, qualora si abbia ottenuto il sussidio, comporterebbe anche la restituzione di quanto percepito.

Questo è quanto trapela dai Caf, in attesa che venga resa nota la procedura per poter richiedere lo stop dei bonifici e quindi uscire dalla platea dei beneficiari. Sull’entità degli importi da ridare indietro e le relative modalità dovrebbe fare maggiore chiarezza una circolare dell’Inps in cui verranno affrontati anche altri aspetti ancora poco limpidi, a incominciare dai tempi che saranno necessari per elaborare le rinunce.

Il Presidente dell’Inps, dal canto suo, ha dichiarato del tutto infondate le notizie sull’entità delle rinunce facendo presente che si tratterebbe solo di casi isolati.

Staremo a vedere quale è la reale situazione, fatto sta che in ogni caso lo stanziamento previsto dalla Legge è risultato superiore alle erogazioni e si parla di “tesoretto” (un miliardo?) a disposizione del Governo.

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Reddito di cittadinanza oltre 130.000 disdette in attesa di essere presentate ma l’Inps ritiene infondate queste notizie
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