Sostenere le imprese che investono nella responsabilità sociale d’impresa e promuoverla anche tra cittadini e comunità territoriali. È questo l’obiettivo del Piano Nazionale della Responsabilità sociale d’impresa 2012-2014, inviato alla Commissione europea dal governo italiano nei giorni scorsi. Il documento è stato redatto dalla direzione generale del Terzo settore e formazioni sociali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali insieme alla direzione politiche industriali e competitività del ministero dello Sviluppo economico ed è stato il primo in Europa ad essere stato inviato alla Commissione. Prima di inviarlo alla Commissione, però, il testo è stato sottoposto a una consultazione pubblica, che non ha portato ai risultati sperati.
Il piano illustra le azioni prioritarie e i progetti volti alla realizzazione della Strategia rinnovata dell’Ue in materia di responsabilità sociale delle imprese, voluta per creare condizioni favorevoli per una crescita sostenibile, un comportamento responsabile delle imprese e una creazione di occupazione durevole nel medio e lungo termine. Tra gli obiettivi individuati dal piano, al primo posto un impegno per aumentare la cultura della responsabilità, tra imprese e cittadini.
Mentre per le imprese, il piano individua “interventi di varia natura, come incentivi, premialità e semplificazioni”. Tuttavia, sottolinea il testo del piano, il punto di forza è nei vantaggi che comporta la Rsi. “Oltre ad avere ricadute positive sui lavoratori e sul territorio – spiega il testo del piano -, un corretto approccio strategico alla responsabilità sociale delle imprese comporta un vantaggio per la competitività delle imprese, in termini di gestione del rischio, riduzione dei costi, accesso al capitale, relazioni con i clienti, gestione delle risorse umane e capacità di innovazione”.
Per promuovere il piano si punta sulle scuole, le università, ma non solo. C’è anche un premio nazionale. Si cercherà di incrementare anche nelle scuole superiori la diffusione della conoscenza della materia. Inoltre l’Unione europea ci aveva chiesto un premio nazionale sulla responsabilità sociale e si è ritenuto che quello di Sodalitas, a cui è stato dato il patrocinio gratuito, sia il premio nazionale italiano. Mentre al prossimo governo, si legge nella strategia nazionale, è affidata la responsabilità di creare “un contesto più propizio per favorire il raggiungimento degli obiettivi pubblici orientati allo sviluppo dell’economia e della società alla tutela dell’ambiente”.
Al ministero, intanto, già si pensa al prossimo piano, quello del 2014-2016, per non partire in ritardo come per l’attuale. Tuttavia, il piano è stato apprezzato e si è fatto inserire nel programma del governo per l’anno 2013 anche l’accenno alla responsabilità sociale. È la prima volta che c’è in un documento ministeriale.