“Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo“, giunto alla settima edizione, offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano. Riteniamo opportuno riportare quanto scritto sulla sanità e sulla salute. La spesa sanitaria pubblica italiana risulta inferiore a quella dei principali paesi europei: poco meno di 2.500 dollari pro capite nel 2012 (in parità di potere d’acquisto), a fronte degli oltre 3.000 spesi in Francia e Germania.
Nel 2012, le famiglie hanno contribuito con proprie risorse alla spesa sanitaria complessiva per una quota pari al 20,8%, in calo di oltre due punti percentuali rispetto al 2001. Nel confronto con i principali partner europei, la spesa privata italiana risulta inferiore rispetto a quelle di Spagna, Germania e Francia.
Le regioni sono state interessate da oltre 506 mila ricoveri di pazienti provenienti da una regione diversa da quella di residenza. Gli indici di mobilità più alti si riscontrano nelle regioni più piccole (Basilicata e Molise). I tumori e le malattie circolatorie si confermano le principali cause di ricovero ospedaliero, con differenze poco significative a livello regionale. Il tasso di mortalità infantile continua a diminuire su tutto il territorio italiano, raggiungendo valori tra i più bassi in Europa. Nel 2011 si attesta a 3,1 decessi per mille nati vivi, valore di poco inferiore a quello osservato nel 2010 (3,2).
Le malattie del sistema circolatorio rappresentano la principale causa di morte in quasi tutti i paesi dell’Ue. In Italia la mortalità per queste cause è tra le più basse d’Europa con un valore del tasso standardizzato, nel 2011, pari a 29,4 decessi ogni diecimila abitanti. I tumori sono la seconda causa di morte sia in Italia sia nel gruppo dei 28 paesi Ue. Il tasso italiano (25,6 decessi ogni diecimila abitanti, in leggero calo rispetto al valore di 25,9 del 2010) è poco al di sotto della media dell’Unione ma superiore a quelli di Francia, Germania e Spagna. In tema di stili di vita si registra in Italia la più bassa percentuale di persone obese (10,3% della popolazione di 18 anni e più). I fumatori e i consumatori di alcol a rischio rappresentano nel 2013 rispettivamente il 20,9% e il 13,4% della popolazione di 14 anni e più, in calo rispetto agli anni precedenti.
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