E’ dei giorni scorsi la notizia, diffusa dal Corriere del Veneto, che il Comune di Vescovana ha deciso di trasformare la scuola in un centro per anziani. La causa è il vistoso calo delle nascite. Nel 2023, il piccolo centro del Padovano ha registrato solo quattro nati.
La tendenza non è nuova: sempre più anziani popoleranno la nostra provincia nei prossimi vent’anni. A confermarlo sono ora le proiezioni realizzate dall’Istat. Attualmente, gli over 65 nella provincia sono 218.340, ma entro il 2042 questa cifra aumenterà di 96.425 unità. In particolare, gli anziani che hanno superato i 95 anni sono 2.719, suddivisi tra 2.169 donne e 550 uomini. Il futuro ci riserva una realtà in cui gli ultranovantenni saranno sempre più numerosi. Nel 2042, ci saranno 4.046 donne e 1.702 uomini over 95, per un totale di 5.748.
“In un territorio come il nostro, in cui la presenza di anziani è sempre più significativa, è nostro dovere agire con lungimiranza, spiega Lino Fabbian presidente di Anap Padova. Serve una politica mirata ad adottare misure concrete a sostegno della terza età. Abbiamo bisogno di servizi sanitari accessibili. Dobbiamo garantire assistenza medica di qualità e strutture a misura di anziano. È necessario puntare su una mobilità più agevole. Questo significa investire in trasporti pubblici efficienti e sicuri per favorire la mobilità degli anziani. Dobbiamo poi creare spazi dedicati a incontri, corsi e attività che stimolino l’invecchiamento attivo, sul quale la nostra associazione ha sempre lavorato negli ultimi anni. Ritengo fondamentale puntare sui servizi di prossimità, per non lasciare gli anziani soli, anche in zone meno popolate ed è indispensabile promuovere iniziative che favoriscano l’integrazione degli anziani nella comunità”.
L’invecchiamento attivo è essenziale per una società più inclusiva e sostenibile: “Si tratta di una sfida che richiede la collaborazione di più soggetti e l’apporto fondamentale della politica, continua Fabbian, perché siano messe in atto misure ormai irrinunciabili in una società sempre più anziana”.
Il presidente di Anap ricorda anche l’importanza di una progettazione edilizia a misura di anziano: “Per garantire sicurezza e comfort, le barriere architettoniche devono essere agevolmente superabili, servono ad esempio mobili ergonomici, accessibili senza particolari sforzi e spazi di deambulazione sicuri. Per raggiungere tutto questo, bisogna rendere strutturali gli incentivi. Bisogna agire subito, con lucidità e lungimiranza”.
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