Gli italiani, a differenza del resto d’Europa, pensano poco alla propria pensione. E’ quanto emerge da un’indagine svolta da Schroders su 15.749 investitori in 23 Paesi dal titolo “Schroders Global Investment Trends Report 2014”.
Solo il 29% degli intervistati italiani, infatti, ha dichiarato di avere la pensione integrativa come obiettivo prioritario nelle proprie scelte di investimento contro il 46% dell’intero campione. In Gran Bretagna la percentuale di chi investe pensando soprattutto alla pensione è addirittura del 59%.
Secondo gli esperti di Schroders tali risultati sembrano sostenere l’idea che in Italia gli investitori non abbiano ancora pienamente preso atto delle nuove esigenze poste sulla responsabilità individuale, a seguito del passaggio da un sistema pensionistico “retributivo” a uno “contributivo”.
L’orizzonte temporale degli investitori italiani – l’arco di tempo entro il quale si desidera avere ritorni soddisfacenti – è orientato soprattutto al breve/medio periodo. Infatti dagli investimenti gli italiani si attendono, per il 68% un rientro in 1 – 5 anni; per il 14% un rientro immediato; sempre per il 14% un rientro in 5 -10 anni e solo l’1% un rientro in più di 10 anni.
Di contro, per l’intero campione analizzato, il 5% cerca un ritorno oltre i 10 anni, il 61% tra 1 e 5 anni, il 14% in meno di un anno. Una propensione di periodo un po’ più lungo, quindi. Interessanti anche gli altri obiettivi indicati da nostri connazionali: 1) Pensione 29%; 2) Mantenere stile di vita in caso perdita lavoro o riduzione stipendio 33%; 3) Far fronte ad emergenza 29%.
Al riguardo nel comunicato di Schroders si legge: “Questi dati confermano che è ancora il senso di precarietà di breve periodo a influire sulle scelte d’investimento degli italiani, prevalendo sui temi pensionistici“.