La sperimentazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) – misura finalizzata alla definizione di uno strumento di contrasto alla povertà assoluta – è attiva, com’è noto, nelle 12 città più grandi del paese (quelle con più di 250 mila abitanti). Il Ministero del Lavoro ha ora pubblicato i primi dati su tale sperimentazione, dati estremamente interessanti.

In esito all’approvazione delle graduatorie definitive in tutti i Comuni (eccetto Roma che concluderà le operazioni nelle prossime settimane) più di 6.500 nuclei familiari, corrispondenti a quasi 27.000 persone, in condizione di povertà percepiscono oggi il SIA. Il beneficio medio mensile attribuito a ciascuna famiglia è di 334 euro, con una variabilità tra città che dipende dalla media dei componenti il nucleo familiare. Nella media nazionale il nucleo familiare è composto da 4,1 componenti.

Le graduatorie definitive sono state approvate a giugno e luglio (in un caso ad agosto), alla chiusura delle istruttorie avviate nei singoli Comuni a seguito della pubblicazione delle graduatorie provvisorie e delle richieste di riesame dei cittadini. In realtà, per 2.817 domande le erogazioni sono partite già ad aprile, a seguito dell’approvazione delle graduatorie provvisorie; si tratta di beneficiari la cui posizione in graduatoria non poteva essere inficiata dall’esito delle richieste di riesame.

Il numero relativamente basso di domande raccolte combinato al numero relativamente alto dei nuclei familiari non in possesso dei requisiti richiesti, ha comportato che, nella prima fase di sperimentazione, in diverse città le risorse disponibili non siano andate esaurite. La gran parte delle città ha impegnato tra la metà e i due terzi del totale delle risorse. Solo Catania, Palermo e sostanzialmente Torino hanno esaurito subito il budget disponibile. Più che nei requisiti stringenti, le ragioni del mancato esaurimento immediato del budget sembrano da rinvenire nel relativamente basso numero di domande. Le risorse rimangono comunque sui territori a cui sono state assegnate e andranno spese nella seconda fase di sperimentazione.

Ricordiamo, a proposito dei requisiti, che il SIA è destinato alle famiglie con figli minorenni e con requisiti economici molto stringenti (ISEE inferiore a 3.000 euro e, in particolare, patrimonio inferiore a 8.000 euro). Nel decreto attuativo è stato stabilito inoltre che nei nuclei beneficiari dovesse esservi almeno una persona con esperienza lavorativa in “chiaro” nei tre anni precedenti la domanda. In sette Comuni sono stati infine introdotti ulteriori criteri di selezione, in due si è deciso di limitare le domande alle famiglie già in carico ai servizi comunali.

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Sperimentazione del Sostegno economico per l’Inclusione Attiva richieste “valide” inferiori alle disponibilità!
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