Spesa per i servizi socio-sanitari per gli anziani: la media nazionale è di 278 euro, ma al nord sale fino a 608 euro. In coda il Molise con 35,90 euro. L’analisi sui dati 2009 della rivista “Welfare Oggi“. Si parla di spesa per i servizi sociali e per quelli socio-sanitari nell’ultimo numero della rivista “Welfare Oggi”. Per ciò che concerne la spesa per i servizi sociali, si fa il punto sulla spesa per gli interventi di titolarità dei Comuni e delle varie forme associative di gestione dei servizi. Attraverso un’analisi della spesa media delle regioni, l’articolo evidenzia come le regioni Centro-settentrionali spendano in media 146,48 euro, che scende a 134,71 euro se si prendono in considerazione le sole regioni a statuto ordinario.
La spesa delle regioni a statuto autonomo, infatti, è nettamente maggiore delle altre: da un minimo di 215,10 euro nel Friuli Venezia Giulia fino ai 294,70 euro della provincia di Trento. Tra le aree dove il sociale assorbe meno risorse pro-capite, troviamo il Veneto (113,80), le Marche (107,20), Umbria (95,40). Rispetto al resto del Paese, il Mezzogiorno evidenzia un divario enorme nell’impegno di risorse per sostenere gli interventi sociali: la spesa media pro-capite di queste regioni (69,04 euro) non raggiunge neanche la metà della rispettiva quota del Centro-nord. Tra gli altri aspetti di rilevo segnalati dall’articolo, la constatazione che i principali destinatari delle prestazioni del welfare locale sono famiglie e minori (39,9%), persone con disabilità (21,6%) e anziani (20,3%). Insieme, queste tre voci assorbono l’8% delle risorse impiegate. Marginale la spesa per le dipendenze (0,9%) e per immigrati e nomadi (2,7%), mentre gli interventi municipali per la povertà e l’esclusione sociale assorbono una discreta quota delle risorse (8,3%).
Diverso anche il modello di spesa delle diverse aree del Paese. Nel settentrione la fetta più consistente di spesa va a famiglia e minori (prevalentemente asili), mentre non alta è quella destinata al sostegno del disagio. Al centro la peculiarità è uno spiccato peso dei servizi a famiglia e minori (42,7%), mentre modesto è il peso dei servizi alla disabilità. Importante invece il peso dei servizi per la povertà e la quota a favore dell’immigrazione. Infine il mezzogiorno, dove maggiore è la spesa per il disagio, ossia quella per la povertà (11%), e quella per le dipendenze (il doppio dell’incidenza nazionale). La voce anziani ha invece un ruolo limitato.
Servizi socio-sanitari per gli anziani. Quanto ai servizi socio-sanitari, la rivista analizza la spesa del servizio sanitario regionale per l’assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale agli anziani. Sono i costi affrontati da ogni regione per erogare i Lea. Le media nazionale è di 278,67 euro. In questo contesto, le regioni Centro-settentrionali spendono in media 357,67 euro annui per assistere i propri anziani in strutture residenziali o semiresidenziali (dati 2009), un dato che supera di circa il 30% la media nazionale (278,67 euro). In generale il Nord spende di più rispetto alle regioni centrali, con valori particolarmente elevati nel Nord-Est (con il Veneto che rappresenta il massimo nazionale: 608,3 euro). Nessuna regione del Centro può competere con le realtà del Settentrione. Comunque anche tra le regioni centrali si nota uno squilibrio tra i valori più sostenuti di Umbria e Toscana (rispettivamente 295,4 e 259,5 euro) e quelli di Marche (212,2 euro) e Lazio (138 euro).
Infine il Mezzogiorno, che mostra un divario enorme nella spesa per gli anziani rispetto al resto d’Italia: la media di queste regioni (87,2 euro) è meno di un terzo del dato nazionale. L’Abruzzo (175,90 euro) si distingue in eccesso da tutto il resto del Sud, seguito a grande distanza dal Molise (98,10 euro). Chiudono la classifica Sardegna (55,4 euro) e Basilicata (35,50). Il tutto – si evidenzia nell’articolo – mentre “a livello nazionale la spesa del Servizio sanitario per l’assistenza agli anziani ha conosciuto una crescita moderata negli ultimi anni: tra il 2003 e il 2009 si è registrato un incremento medio del 4,7% annuo”. Per ciò che concerne gli altri aspetti di rilievo, “Welfare Oggi” evidenzia che l’assistenza territoriale, semiresidenziale e residenziale degli anziani assorbe mediamente a livello italiano il 2,9% del totale dei costi che le regioni sostengono per erogare i Lea sanitari. Quanto alla sola assistenza domiciliare, va detto che nel 2009 2% della spesa sanitaria è stata assorbita dagli interventi sociosanitari di tipo domiciliare. L’assistenza domiciliare riveste un’importanza massima in Friuli (3,1%), seguita da Umbria (2,6%) ed Emilia Romagna 82,2%). A Sud del Lazio, in media, le regioni investono nella domiciliarità molto meno dellֵ % delle risorse per i Lea, con il minimo in Molise (0,3%).