Negli ultimi giorni, numerosi cittadini hanno segnalato la ricezione di email apparentemente provenienti dall’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Queste comunicazioni fraudolente invitano i destinatari a fornire dati personali o a cliccare su link per aggiornare le proprie informazioni bancarie, con la promessa di accrediti o rimborsi inesistenti.
L’INPS ha prontamente smentito l’invio di tali email, ribadendo che non richiede mai l’aggiornamento di dati sensibili tramite posta elettronica. In un comunicato ufficiale, l’Istituto ha esortato i cittadini a ignorare queste comunicazioni e a non cliccare su eventuali link presenti, al fine di proteggere le proprie informazioni personali.
Questo tipo di truffa, noto come “phishing“, mira a sottrarre informazioni riservate agli utenti, sfruttando l’apparente legittimità dell’ente mittente. Le email spesso presentano loghi ufficiali e un linguaggio formale, rendendo difficile distinguere la frode dalla comunicazione autentica.
Per contrastare efficacemente queste minacce, è fondamentale adottare alcune precauzioni:
Verificare sempre la fonte: prima di fornire dati personali, assicurarsi dell’autenticità della richiesta contattando direttamente l’ente tramite i canali ufficiali.
Evitare di cliccare su link sospetti: anche se l’email sembra legittima, è consigliabile non cliccare su link o scaricare allegati senza aver prima verificato la veridicità della comunicazione.
Mantenere aggiornati i sistemi di sicurezza: utilizzare software antivirus e mantenere aggiornati i dispositivi può aiutare a prevenire intrusioni indesiderate.
Inoltre, per sensibilizzare e informare la popolazione, soprattutto gli anziani, spesso bersaglio di queste truffe, è attiva la campagna nazionale “Più Sicuri Insieme“. Promossa da Anap Confartigianato in collaborazione con il Ministero dell’Interno e le Forze dell’Ordine, l’iniziativa offre consigli pratici su come difendersi dalle truffe e su come riconoscere tentativi di raggiro.
È essenziale diffondere queste informazioni tra amici e familiari, in particolare tra le persone più vulnerabili, per prevenire ulteriori frodi e proteggere la comunità dalle ultime truffe agli anziani.
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