Grande successo per la 10ma serata sull’Alzheimer organizzata allo stadio Friuli: Pensionati artigiani in prima linea contro la malattia di Alzheimer, un morbo che colpisce sempre più persone nel mondo e per il quale non c’è ancora una cura. Guarire non si può, ma prevenire sì ed è questo il motto attorno al quale da dieci anni a questa parte si ritrovano Anap e Ancos, Confartigianato-Imprese Udine e l’associazione Alzheimer organizzando, con il sostegno di Maico Sordità, una serata dedicata ad approfondire la conoscenza di questa terribile malattia.
Un appuntamento che di anno in anno raduna sempre più persone, come dimostra l’edizione numero 10 che la scorsa settimana si è tenuta allo stadio Friuli, regalando alla folta platea un mix di informazioni sanitarie, utili ai fini della prevenzione e di momenti più lievi. Agli interventi dei medici – il dottor Roberto Colle e il prof. Vincenzo Marigliano – si sono infatti alternati quelli del cantante Mal, del cantautore Dario Zampa per finire con lo scrittore Mauro Corona, tenuti insieme dalla conduzione del giornalista Alberto Terasso.
Un plauso al format è arrivato dal vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, che ha auspicato, ai fini di una sempre più efficace sensibilizzazione delle persone, l’organizzazione di altre iniziative come quella messa in campo dagli artigiani. Va infatti superato il pregiudizio che le demenze siano figlie dell’età che avanza. “Lo credono 2 persone su 3 – ha ricordato la presidente dell’associazione Alzheimer Udine, Mariangela Esente – e questo pregiudizio impedisce alle famiglie di chiedere informazioni, supporto, assistenza medica”. “La malattia è trattabile – ha sottolineato con forza Esente – con le giuste accortezze si può ritardare il decadimento cognitivo e migliorare la vita dei malati”.
Farlo è un’urgenza considerato che oggi nel mondo i malati sono 50 milioni e che il destino è quello di vederli triplicare entro il 2050. “Anche noi siamo in prima linea contro questa terribile malattia – ha detto dal canto suo il presidente di Anap Udine, Pierino Chiandussi – perché l’effetto che ha sulle famiglie degli artigiani e sulle loro attività è tutt’altro che trascurabile. La sensibilizzazione verso questo problema è un dovere che ci tocca tutti”. Lo ha ribadito anche il presidente di Confartigianato-Imprese Udine, Graziano Tilatti: “Essere artigiano significa essere solidale, un uomo della comunità. E noi intendiamo esserlo ancora di più rinnovando il nostro circolo ANCoS, dotandolo di nuovi spazi, funzioni e servizi. Lo faremo in breve all’interno della cittadella sperimentale che vedrà la luce nell’ex caserma Osoppo, uno spazio aperto alla città, dove faremo incontrare le esperienze delle nostre “truppe speciali”, così mi piace chiamare i nostri pensionati, e le nuove generazioni, organizzando laboratori e momenti di formazione così che i nostri saperi non vadano persi”.
In prima linea c’è anche palazzo D’Aronco, che allo stadio ha ribadito il proprio impegno. “Il 5×1000 donato dai cittadini al Comune di Udine sarà utilizzato per l’Alzheimer – ha annunciato l’assessore alla salute, Giovanni Barillari: iniziamo con 4 letti alla Quiete per il sollievo notturno delle famiglie che hanno a casa un parente con l’Alzheimer, ma l’obiettivo nel prossimo futuro è di creare un vero e proprio centro”.