Un sondaggio nazionale neozelandese, condotto dal National Institute for Health Innovation e dall’Università di Auckland, ha dimostrato come la qualità del sonno peggiori se nei novanta minuti che precedono l’assopimento si guarda la Tv o si sta, comunque, davanti ad uno schermo. Lo studio, che ha coinvolto 2.017 giovani tra i 5 e i 18 anni, sulla base di un approccio metodologico basato sulla qualità dell’uso del tempo, ha descritto le associazioni esistenti fra il sonno – e la sua qualità – e le azioni compiute prima della sua comparsa.
Sulle 20 attività analizzate, guardare la televisione è stata quella più comunemente indicata dal campione di giovani, per i quali il tempo medio trascorso davanti allo schermo, nei 90 minuti che precedono il sonno, corrispondeva a circa 30 minuti. I partecipanti che ammettevano di avere un esordio del sonno più tardivo erano anche quelli che avevano trascorso maggiore tempo sullo schermo. Al contrario, coloro che avevano un inizio di sonno “precedente”, hanno affermato di aver trascorso la maggior parte del tempo nella cura di sé e in attività sedentarie, svolte comunque lontano dallo schermo.
Un altro team di scienziati della Harvard Medical School di Boston, ha dimostrato, grazie ad una ricerca condotta su un campione di ragazzi tra i 18 ed i 30 anni, che anche la troppa luce artificiale prima di dormire, favorisce insonnia e ipertensione, predisponendo le persone al diabete. Dallo studio è risultato infatti che l’esposizione alla luce elettrica di notte, durante le ore naturalmente deputate al sonno, riduce la produzione dell’ormone del sonno del 50% ed influisce negativamente sulla pressione arteriosa.
Sarebbe bene, dunque, in base a questi studi, evitare di esporsi alla luce artificiale (a meno che non sia fioca) e di guardare troppa tv o stare davanti allo schermo del pc, almeno nei 90 minuti che precedono il sonno, in modo da consentire all’organismo di rilassarsi correttamente, limitando gli episodi di insonnia o di cattivo riposo notturno.
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