Un 1° maggio all’insegna del lavoro di oggi e di ieri. Il XXII congresso dell’Anap di Udine, celebrato nella cornice del Belvedere di Tricesimo, è stato l’occasione per puntare i riflettori su chi dopo una vita di lavoro, anche se la porta della bottega se l’è chiusa alle spalle, ha ancora molto da dire e da dare al sistema. Lo ha detto forte e chiaro agli otre 300 presenti, aprendo il congresso e la festa del pensionato il presidente provinciale dell’Anap Pierino Chiandussi:

“oltre all’attuale nodo della perequazione e della tassazione sulle pensioni, il pensionato non viene considerato come si dovrebbe. Oltre ad essere una risorsa economica per figli e nipoti, può ancora giocare un ruolo tutt’altro che secondario di in diversi altri ambiti. Sviluppiamo quel potenziale, restituiamo dignità e centralità ai nostri pensionati”.

Nel caso di Anap Udine un esercito di 6.650 persone, custodi di un tesoro fatto di conoscenza ed esperienza che il sistema provinciale di Confartigianato intende ora mettere a frutto nell’ambito del maxi-progetto di riqualificazione della caserma Osoppo di Udine. Come, lo ha annunciato ieri il presidente dell’associazione di categoria Graziano Tilatti:

“Insieme ad Anap, ANCoS e Inapa e sotto l’insegna di “Confartigianato Persone” vogliamo dar nuova linfa al nostro circolo ospitandovi laboratori sui vecchi e i nuovi mestieri, un luogo dove i nostri associati possano contribuire alla crescita delle nuove future generazioni di artigiani. Abbiamo bisogno di un luogo dove passare di mano i mestieri, in un periodo storico in cui sempre meno la trasmissione d’impresa avviene all’interno della stessa famiglia ecco che Confartigianato guarda ai suoi veterani. Con questa operazione – ha aggiunto Tilatti – l’associazione torna con forza ai suoi valori, il lavoro, la famiglia, la solidarietà, e alla missione che si è data oltre 70 anni fa”.

Il progetto è tutto da scrivere ma l’idea – “il sogno” per dirla con i presidenti Chiandussi e Tilatti – è chiaro: aprire nell’ambito dell’ex caserma, una volta che i lavori di riqualificazione saranno conclusi, un luogo in cui ospitare laboratori sui mestieri artigiani di oggi e di ieri chiamando in cattedra anche i pensionati.

Nove soci sono saliti ieri sul palco per essere “incoronati” Maestri d’opera ed esperienza. Scelti tra le file di coloro che hanno svolto per almeno 25 anni la propria attività nel settore di competenza, dimostrando perizia, passione, impegno e correttezza professionale; i nuovi maestri sono: Giuliano Bonino e Vinicio Bonino di Udine, Ezio Del Bianco Rizzardo di Tavagnacco, Iara Federico di Tricesimo, Paola Flebus di Torreano, Giorgio Forti di San Giovanni al Natisone, Sergio Pivetta di Udine, Maria Servidio di Manzano, Romilda Zamparo di Pradamano.

Li ha festeggiati, a Tricesimo, un folto parterre di ospiti tra i quali si sono contati il presidente nazionale dell’Anap, Gianpaolo Palazzi, il nuovo leader di ANCoS, Italo Macori, la presidente di Zona per Confartigianato Udine, Eva Seminara, il presidente regionale dell’Anap, Pietro Botti, il Sindaco di Tricesimo, Giorgio Baiutti, e il Vicepresidente della Regione e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha garantito l’impegno e l’attenzione della Regione rispetto alle esigenze della terza età. Un periodo della vita oggi più che mai tornato centrale come ha ricordato Gianpaolo Palazzi.

“Se il 30% di voi ancora lavora – ha detto rivolgendosi all’affollata platea di Tricesimo -, la parte restante va valorizzata e rispettata perché noi, in questo Paese, siamo la generazione che ha scritto la rinascita economica nel dopoguerra”. 

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