“Verso un’Europa accogliente ed amica delle persone anziane”. Questo il tema centrale della Conferenza Nazionale organizzata dal Coordinamento italiano di AGE Platform Europa, che si è svolta a Roma il 14 novembre scorso nel quadro delle iniziative per celebrare l’Anno Europeo dei cittadini 2013.
Come è noto, AGE Platform Europa è la piattaforma a livello europeo che raggruppa 165 Organizzazioni operanti nel settore degli anziani nei Paesi membri dell’U.E. e che difende gli interessi di 150 milioni di cittadini senior attraverso iniziative, interventi, studi per sensibilizzare le Istituzioni europee e i Governi dei singoli Paesi in merito alle questioni che riguardano la tutela e la salvaguardia dei diritti e delle prerogative di questa importante parte della popolazione, troppo spesso emarginata.
26 sono le Associazioni italiane che aderiscono ad AGE Platform Europa, e tra queste c’è anche l’Anap-Confartigianato, che ha partecipato attivamente alla Conferenza Nazionale con i suoi rappresentanti. Nella Conferenza sono state toccate le più scottanti problematiche degli anziani, nella rilevanza che esse hanno nel nostro Paese ed in rapporto alle sollecitazioni che si possono porre nei confronti dell’Unione Europea affinché vengano adottate le opportune politiche per una società più adeguata all’invecchiamento della popolazione e alle esigenze sociali ed economiche che ciò comporta.
L’occasione è stata anche utile per svolgere alcune riflessioni sull’importante appuntamento elettorale del prossimo anno che vedrà lo svolgimento delle elezioni per il rinnovamento del Parlamento europeo. Perno della discussione è stato un documento predisposto per l’occasione, di cui costituivano parte integrante altri documenti approvati a livello più esteso da AGE Platform Europa: la Dichiarazione finale dell’Assemblea Generale di AGE, che si è svolta a Bruxelles il 16-17 maggio scorsi, e il “Manifesto” per le elezioni 2014 del Parlamento Europeo.
Partendo proprio da questi ultimi, la Dichiarazione finale dell’Assemblea di AGE, conteneva i filoni fondamentali lungo i quali sviluppare le azioni a Bruxelles nei confronti delle Istituzioni europee e nei Paesi membri nei confronti dei Governi nazionali e delle Istituzioni locali, al fine di superare le difficoltà attuali e costruire veramente una società per tutte le età:
- Intervenire sul mercato del lavoro per evitare fenomeni di marginalizzazione dei lavoratori anziani e per armonizzare la vita lavorativa con quella del successivo pensionamento;
- Adattare gli ambienti di vita, le abitazioni, i quartieri, le infrastrutture alle esigenze della popolazione anziana sulla base di un modello coerente di inclusione sociale e funzionale;
- Assicurare livelli adeguati di protezione e di servizi sociali nel campo pensionistico, del reddito, della tutela della salute senza discriminazioni, dell’invecchiamento attivo, sano e indipendente, della parità di genere; combattere l’isolamento sociale e la solitudine.
- Sostenere la costituzione di una Convenzione europea sul cambiamento demografico e creare una rete europea di alleanze per trovare soluzioni intelligenti e innovative per tutte le età, mobilitando su questo progetto tutti i livelli di governo e le parti interessate.
Il “Manifesto” per le elezioni europee del prossimo anno è il documento diretto a tutti i candidati al Parlamento europeo per richiamare la loro attenzione e il loro impegno nel dare risposte concrete in termini di programmi e di successiva loro attuazione a tutta una serie di problematiche, dettagliatamente elencate, che riguardano i 150 milioni di cittadini europei senior, ponendo in rilievo che essi costituiscono una parte numericamente assai importante di tutti i cittadini che sono chiamati a votare i propri rappresentanti. Il “Manifesto” chiede in sostanza ai candidati di operare per creare un’Europa accogliente ed amica delle persone anziane, nell’interesse di queste ultime, ma anche dell’intera società.
Ed è appunto sulla base di queste indicazioni che il documento del Coordinamento italiano di AGE predisposto per la Conferenza, e la discussione che ne è conseguita, hanno sottolineato alcuni importanti aspetti. Il punto centrale è senz’altro quello dell’inadeguatezza dell’impianto politico e istituzionale che attualmente regola e vige in Europa. I cambiamenti demografici, la caduta della fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni europee, la crisi che ha fatto dilagare la povertà, i fenomeni della immigrazione, la rottura del patto di solidarietà intergenerazionale, lo stesso invecchiamento delle popolazioni europee, rendono necessaria una svolta radicale se si vuole recuperare la partecipazione dei cittadini alla costruzione dell’Europa unita e battere le spinte populiste alla disgregazione.
In sostanza, non è sufficiente avere la moneta unica (l’Euro) e una Banca centrale comune (la BCE), oppure la libera circolazione delle merci e delle persone. Occorre costruire un sistema istituzionale a livello europeo che possa operare a pieno titolo nell’interesse comune superando gli egoismi dei singoli Stati, con un sistema elettorale fondato sulla transnazionalità, attraverso il quale possano essere scelti i candidati senza limite di confine nazionale. In poche parole bisogna finalmente costruire un’Europa Politica affinché ci sia un’uniformità di progresso nei singoli Stati membri e si possa competere meglio nel sistema globalizzato .
Altro punto è quello dei diritti civili e sociali. L’Europa dei cittadini è quella che non solo enuncia i diritti, quali ad esempio quelli alla salute, all’assistenza, all’abitare, a forme di reddito minimo di cittadinanza, all’invecchiamento attivo e solidale, ma deve essere anche quella che è in grado di agire per rendere esigibili questi diritti in tutti i Paesi membri.
La Conferenza ha avuto certamente il merito di mettere a punto una posizione che sarà portata alla discussione nel consesso allargato di AGE Platform Europa, affinché il punto di vista italiano sia tenuto in debito conto quando si rappresentano le esigenze della popolazione anziana alle Istituzioni europee e a coloro che le rappresentano.