Anche per le lavoratrici autonome e per le imprenditrici da quest’anno ci sono i voucher baby-sitting. Lo stabilisce la Legge di Stabilità 2016 che ha esteso loro il voucher baby-sitting o asilo nido già previsto per le madri dipendenti, con alcune differenze però.
Si tratta di un deciso passo avanti, frutto delle battaglie di Confartigianato, con cui viene riconosciuto alle donne il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari e colmare le disuguaglianze rispetto alle dipendenti. In che cosa consiste la novità? Ora, le madri lavoratrici autonome o imprenditrici avranno la possibilità di richiedere i buoni per l’acquisto di servizi di baby-sitting oppure un contributo per fare fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.
In pratica, si va verso una parificazione tra imprenditrici e autonome, da un lato, e dipendenti e parasubordinate (autonome iscritte alla Gestione sperata INPS) pubbliche e private, dall’altro, per effetto della misura sperimentale introdotta con l’articolo 4, comma 24, lettera b) della legge n. 92/2012 (Riforma del Lavoro Fornero). In cambio del voucher la lavoratrice deve rinunciare, in tutto o in parte, al congedo parentale. Tuttavia, restano ancora alcune differenze tra le madri autonome e le dipendenti:
- per le dipendenti il buono ha un valore di 600 euro al mese per massimo sei mesi ed un totale di 3.600 euro;
- per le autonome o imprenditrici la durata massima è di tre mesi per un importo totale di 1.800 euro, lo stesso delle lavoratrici parasubordinate.
Da precisare che l’agevolazione spetta per ogni figlio, purchè siano rispettati i limiti temporali indicati nel decreto ministeriale. Perchè il voucher baby-sitting diventi operativo anche per le autonome e le imprenditrici è necessario, però, attendere il decreto attuativo.
Una bella notizia dopo tanti anni di battaglia: “Una bella notizia dopo tanti anni di battaglia portata avanti da Donne Impresa. Finalmente si colmano le disuguaglianze rispetto alle lavoratrici dipendenti“. Così commenta Ivana Del Pizzol, presidente di Donna Impresa Belluno, nonchè del Comitato per l’imprenditoria femminile presso la Camera di commercio, la novità introdotta con la Legge di Stabilità 2016 su iniziativa di Confartigianato, che estende, in via sperimentale per un anno, il voucher baby-sitting alle imprenditrici e alle lavoratrici autonome.
“Il tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro è una questione decisamente trasversale – puntualizza la presidente Del Pizzol – che tocca tutte le donne, qualunque ruolo professionale occupino. Il voucher introdotto con la Legge di Stabilità, però, ha una particolare valenza per le imprenditrici e ancor più pe rle molte imprenditrici che lavorano da sole, che quindi non hanno possibilità di farsi sostituire, anche temporaneamente, da socie, collaboratrici o personale dipendente. In pratica, si traduce in una valvola di salvezza sia organizzativa che finanziaria“.