Continua la nostra indagine sulla carenza di Zinco e il contagio da Coronavirus

Come abbiamo più volte segnalato, lo Zinco è naturalmente correlato alle nostre difese immunitarie. Il suo potenziale antivirale è noto da decenni. Ma la nostra ipotesi è che l’infezione da Covid-19 possa utilizzare una deplezione o almeno un iperconsumo di Zinco per eludere le nostre difese naturali, cioè le nostre osservazioni si stanno concentrando principalmente sul meccanismo di ingresso del patogeno.

Inutile dire che se l’organismo si trovasse già in carenza di tale oligoelemento, l’equazione sarebbe già risolta in partenza. Invece quello che ci ha colpito negli ultimi giorni (e che ci ha richiamato alla mente il paziente numero uno di Codogno, suo malgrado, con tutte le cautele possibili), è l’elevatissimo numero di casi registrato negli sportivi professionisti o “amatoriali estremi”, che sicuramente sono tra gli individui più controllati sotto ogni profilo, in primis quello nutrizionale.

Sarà un caso che questa categoria sia soggetta molto più del normale ad una rilevante perdita di Zinco con la sudorazione?

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