I Laser in Dermatologia

Dermatologia

La luce laser possiede la fine proprietà di interagire in modo specifico con i tessuti umani, sia in modo fisico che biologico. L’interazione tra luce e tessuti è caratterizzata dal passaggio di energia (radiazione luminosa) che trasformandosi in calore distrugge il bersaglio vaporizzandolo. Il Laser (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation) inventato nel 1960 da Maiman trovò nel 1961 il suo primo  impiego chirurgico in medicina grazie al dermatologo americano Leon Goldman, per poi subire nel tempo importanti e necessarie modifiche tecnologiche, sino a renderlo oggi indispensabile in molteplici discipline chirurgiche. Quali ad esempio la neurochirurgia, l’oculistica chirurgica, l’ortopedia, la flebologia per citarne alcune.

Il laser mediante un sofisticato sistema fisico di emissione (sorgente) è un apparato ottico di lenti particolari, genera un fascio luminoso (radiazione luminosa), monocromatico (lunghezza d’onda specifica), coerente (in fase), non divergente (collimato) che colpisce esattamente la zona dove è puntato lo spot. Affinchè tale sistema possa amplificare perfettamente la sua azione viene indirizzato verso un bersaglio (target) dalle precise caratteristiche organiche sensibili alla sua luce (fototermolisi selettiva) in modo da causare l’effetto biologico desiderato.

Le differenze fisiche tra i vari tipi di Laser sono rappresentate oltre che dalla sorgente (cristallo; gas; liquido) es. Co2; Erbium; Alessandrite; Diodi; Argon; Pulse Day Laser; per citarne alcune, anche dalla lunghezza d’onda del fascio luminoso espressa in nanometri, e dalla durata dell’impulso laser. Uno dei parametri più importanti è costituito dal Tr (tempo di rilassamento termico della cute).

Esso esprime il tempo necessario perchè il calore causato dall’assorbimento dell’energia luminosa all’interno della zona trattata si riduca del 50% rispetto al valore iniziale al termine dello spot Laser. I vari Laser possono tagliare, coagulare o vaporizzare il bersaglio prescelto trovando una sempre più facile applicazione in tutti i campi chirurgici della medicina del 21° secolo.

Il laser Erbium YAG

Recentemente nel mondo della tecnologia chirurgica Laser sono state studiate e realizzate delle apparecchiature sempre più evolute. Il laser Erbium è uno strumento di questi, capace di trattare inestetismi come rughe, sequele cicatriziali post-trumatiche o post-acneiche, neoformazioni cutanee benigne senza anestesia profonda e senza ricovero. E grazie al minimo rilascio termico che gli serve per operare,consente un breve tempo di guarigione per le lesioni trattate. Esso esegue grazie a queste caratteristiche uno Skin Resurfacing ideale. La sua lunghezza d’onda di 2940 nm ha il massimo coefficiente di assorbimento nell’acqua, così da poter trattare dei sottili strati di tessuto senza irradiazione termica per gli annessi cutanei circostanti. La vaporizzazione dei tessuti grazie a queste caratteristiche avviene sempre in maniera facilmente monitorizzabile per lo specialista. Il calore generato ad ogni passaggio rimodella stirando le fibre collagene del derma il tessuto del viso e del collagene, determinando un aspetto più giovane per la ritrovata elasticità e levigatezza della pelle. E’ fondamentale la selezione del paziente per i casi dove sono presenti esiti cicatriziali importanti (profondità, aspetto, cronologia del trauma, ipertrofia della cicatrice), valutando attentamente le aspettative del paziente, ponendo come scelta improrogabile prima dell’intervento la firma del consenso informato. Ed una precisa tempistica sul verificarsi del risultato e le modalità di guarigione,che possono variare da pochi gg. a diverse settimane ma solo per gli interventi più seri. Il costo di tali sedute può variare dai 150 euro ai 2000 euro. A seconda che si trattino rughe, cicatrici, lentigo senile, xantelasmi, verruche piane, cheratosi solari, piccole concrezioni sebacee ecc.

Laser Q-Switched

I tatuaggi sono sempre permanenti propio in base alla metodologia usata per realizzarli. Infatti le microparticelle di colore (inchiostro) inoculate sottocute, sono sempre più grandi dei macrofagi dell’epidermide, piccole cellule “spazzine” dell’ epidermide deputate allo smaltimento di residui microscopicici, attraverso un meccanismo chiamato fagocitosi. E propio per questo non riescono ad inglobare questi residui e per tale motivo ad eliminarli. Nel tempo però a causa di altri meccanismi (degradazione chimica del colore) il tatuaggio può comunque sbiadirsi ma mai scomparire. Se non lo si desidera più l’eliminazione del tatuaggio è strettamente correlata ad una metodologia chirurgica dermoabrasiva o Laser e la riuscita della stessa è strettamente correlata alla sede,al colore usato, all’età del tatuaggio.

Contrariamente a quello che si crede più è vecchio meno e difficoltoso toglierlo. Poi dipende anche dalla profondità del pigmento usato per tatuare la pelle, che dipende dalla buona fattura dell’esecuzione, infatti se ben eseguita non dovrebbe essere troppo profondo ma fermarsi a livello dermico e non ipodermico. Bisogna valutare attraverso lo specialista con molta attenzione la fattibilità o meno dell’intervento, tramite anche un esame istologico per individuare la struttura del pigmento nella pelle e la reazione infiammatoria che si è creata. Oggi con l’epiluminescenza e da poco con l’avvento del microscopio confocale si può evitare di asportare la pelle. Valutare la colorazione se mono o policromatico. E fare sempre dei Tests, alcuni tatuaggi non si possono eliminare.

Per il trattamento dei tatuaggi i Laser più adatti sono i Q-Switched (Alessandrite e Neodimio-Yag ) attraverso la  fototermolisi selettiva, non invasiva per gli altri annessi cutanei, che frantuma in particelle più piccole il pigmento del tatuaggio permettendone l’assorbimento e il conseguente drenaggio attraverso il sistema linfatico del corpo, la vaporizzazione disperde anch’essa il pigmento ma solo in superfice. Inoltre avviene anche una trasformazione chimica a causa del calore. E’ da tener presente che propio a questa bisogna prestare la massima attenzione poichè può cusare la dispersione di costituenti chimici del colore nel sistema linfatico causando  forti allergie (il colore rosso ad esempio contiene mercurio). Bisogna evitare poi di esporre al sole per diversi mesi la cute trattatta dal Laser. La risoluzione è molto lenta dopo i vari trattamenti poichè l’assorbimento e la rimozione dei detriti di pigmento avviene costantemente tramite il drenaggio linfatico e la fagocitosi dei macrofagi dell’epidermide. Può quindi a seconda del tatuaggio essere una metodologia che richiede un certo numero di sedute, e spesso dalle tre alle dieci sedute e i costi presso i centri specializzati che non sono molti variano da 100 euro a poche centinaia.

Laser a Diodi

L’applicazione del Laser per l’epilazione è tutt’oggi un argomento delicato. Essa deve essere preceduta da un accurata anamnesi del paziente con una attenta valutazione di problemi patologici come irsutismo e ipertricosi. Al fine di andare a fondo al problema lamentato e alla risoluzione se possibile dello stesso. Non sempre in questo campo i risultati sono stati affermativi, generando una crescente confusione tra i pazienti. Ma è anche vero che spesso del personale medico  si è cimentato in applicazioni Laser lontane dai valori di riferimento scientifici di tali metodologie. Ideale è,e sarebbe offrire delle prestazioni mediche specialistiche adeguate forti di una lunga esperienza oltre che da una discreta conoscenza della materia, e dai costi contenuti.

Il Laser a Diodi è da molto tempo un apparecchiatura di riferimento per l’epilazione permanente, vanta una buona casistica dagli anni 90. E’ stato applicato in tutto il mondo e su diversi ceppi di razze con esiti possiamo dire abbastanza soddisfacenti. Esso ha un buon range di applicazioni, trovando con efficacia nella varietà di frequenze che lo distinguono quelle giuste. L’applicazione dello spot non è dolorosa previo raffredamento della zona di cute da trattare. Possono essere trattati soprattutto i fototipi da 1 a 4 e tutte le zone del corpo. I pazienti si presentano solitamente una volta al mese ma a seconda delle zone anatomiche l’intervallo può essere più lungo. Direi che rispondono bene ascelle, inguine e gambe mentre il viso richiede più tempo. Le sedute possono variare come prezzo tra i 150 euro e i 600.

Dott. Bruno Mandalari – Specialista in dermatologia – Ospedale S. Raffaele Milano