Le Ustioni
Dermatologia
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Il primo soccorso per ustione ad un soggetto ustionato è la fase più importante per il futuro decorso delle lesioni e delle eventuali sequele cicatriziali della pelle. Solitamente è sul luogo dell’incidente che siamo costretti ad intervenire subito. In linea generale bisogna sfilare gli indumenti dalla zona interessata, meglio sarebbe tagliarli.
Versare dell’acqua fredda sulla parte immediatamente fino al giungere di un pronto soccorso per sottrarre calore, mai il ghiaccio. Non asportare l’eventuale cute ustionata, potrebbe essere utile drenare la vescicola e dopo uno, due giorni, rimuovere delicatamente il tetto di cute necrotica della bolla. Per evitare il dolore ed una eventuale sovrainfezione dovuta ad una rottura spontanea trascurata. Non applicare pomate o medicazioni occlusive ma affidarsi alle cure mediche appena possibile. Esistono vari gradi di ustione che si differenziano da primo, secondo e terzo grado a seconda della profondità.
Tipi di ustioni
Possono essere distinte etiologicamente in ustioni da cause chimiche, da cause fisiche come elettricità e fonti termiche.
Ustione da sole
Causata dall’eccessiva esposizione ai raggi UV, può provocare rossore, calore e dolore sulla pelle, fino alla formazione di vesciche nei casi più gravi. Se il danno è superficiale, si parla di eritema solare, caratterizzato da pelle arrossata e sensazione di bruciore. Cosa fare: Raffreddare la pelle con impacchi di acqua fresca, applicare aloe vera o creme idratanti senza profumi e bere molta acqua per mantenere l’idratazione. Evitare il sole fino alla completa guarigione e, in futuro, proteggersi con una crema solare ad alto SPF.
Ustione da ghiaccio e Ustioni da freddo
Si verificano quando la pelle è esposta a temperature molto basse per troppo tempo, causando danni simili a un’ustione. La pelle diventa bianca o bluastra e può perdere sensibilità. Cosa fare: Riscaldare gradualmente la zona con acqua tiepida (non calda), evitare fonti di calore diretto e idratare con creme nutrienti.
Ustione con acqua bollente
Provoca arrossamento, vesciche o pelle sollevata a seconda della gravità. Cosa fare: Raffreddare subito con acqua corrente (15-20 minuti), evitare ghiaccio e non rompere le vesciche. Applicare una crema lenitiva e proteggere la zona.
Ustione da sfregamento
Deriva dal contatto prolungato con una superficie ruvida, come in cadute su asfalto o sport. Cosa fare: Pulire bene la zona con acqua e sapone neutro, applicare un disinfettante e coprire con garza sterile per evitare infezioni.
Ustione chimica
Causata dal contatto con sostanze corrosive come acidi o basi. Cosa fare: Lavare immediatamente con abbondante acqua per almeno 20 minuti (salvo controindicazioni specifiche per la sostanza). Rimuovere gli indumenti contaminati e consultare un medico.
Ustione con olio bollente
Simile a quella con acqua bollente, ma spesso più profonda perché l’olio trattiene il calore più a lungo. Cosa fare: Raffreddare la zona con acqua corrente, non applicare ghiaccio, evitare rimedi casalinghi come il dentifricio. Usare creme specifiche per ustioni.
Si distinguono anche in superficiali e profonde. L’area cutanea può presentarsi solamente arrossata o interessata da vere e proprie bolle con essudato, escare e carbonizzazione dei tessuti. Può esserci bruciore e dolore. Le meno intense si risolvono in circa due settimane di cure. Si possono applicare e a seconda dei casi Sulfadiazina argentica (meglio in fase iniziale), Iodopividone, Acido fusidico, Gentamicina, Acido Ialuronico, Collagenasi per citare diverse soluzioni. Chiaramente nei casi gravi o nelle complicanze si ricorre all’ospedalizzazione, a causa della maggiore percentuale di tessuto cutaneo interessato.
Dott. Bruno Mandalari – Specialista Dermatologo – H. S. Raffaele Milano