Storia della scoperta e della struttura del DNA: Il contributo fondamentale di Rosalind Franklin

La scoperta del DNA rappresenta una delle tappe più importanti nella storia della scienza moderna. Per decenni, il merito è stato attribuito esclusivamente a James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins, che nel 1962 ricevettero il Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia. Tuttavia, dietro questa svolta rivoluzionaria si cela un nome spesso trascurato: Rosalind Franklin, la cristallografa a raggi X che fornì le prove decisive per comprendere la struttura a doppia elica del DNA.

Chi era Rosalind Franklin?

Nata a Londra il 25 luglio 1920, Rosalind Franklin era una chimica e cristallografa specializzata nell’uso della diffrazione a raggi X per studiare la struttura di molecole complesse. Il suo lavoro non si limitò solo al DNA, ma si estese anche all’RNA, ai virus, al carbone e alla grafite.

Tra i suoi risultati più importanti vi è la celebre Foto 51, un’immagine ottenuta tramite diffrazione a raggi X che fornì la prova concreta della struttura elicoidale del DNA. Questo dato cruciale permise a Watson e Crick di elaborare il modello definitivo della doppia elica, ma senza che il contributo della scienziata fosse adeguatamente riconosciuto.

La verità sulla scoperta della Struttura del DNA

Per anni, il racconto ufficiale ha attribuito a Watson e Crick la scoperta della doppia elica, avvenuta nel 1953. Tuttavia, studi più recenti hanno dimostrato che Rosalind Franklin e il suo collaboratore Raymond Gosling furono i primi a raccogliere le prove sperimentali decisive.

Diversi autori hanno ricostruito gli eventi per ristabilire la verità, tra cui:

  • “Rosalind Franklin: The Dark Lady of DNA” di Brenda Maddox
  • “The Secret of Life” di Howard Markel, che analizza il contesto storico e il ruolo centrale della scienziata

Questi studi dimostrano che i dati di Franklin furono utilizzati da Watson e Crick senza il suo consenso. In particolare, la Foto 51 venne mostrata a Watson da Maurice Wilkins, senza che la scienziata ne fosse a conoscenza, un atto che oggi sarebbe considerato una grave violazione dell’etica scientifica.

Quando, nel 1962, il Premio Nobel venne assegnato a Watson, Crick e Wilkins, il nome di Rosalind Franklin non venne nemmeno menzionato, poiché era già deceduta nel 1958 e il premio non può essere assegnato postumo. Tuttavia, il silenzio su di lei durante il discorso ufficiale ha sollevato molti interrogativi sull’attribuzione del merito scientifico.

La controversia sul libro “La Doppia Elica” di Watson

Nel 1968, James Watson pubblicò il libro “La doppia elica”, un racconto autobiografico che narra gli eventi legati alla scoperta del DNA. Tuttavia, questo testo è stato oggetto di numerose critiche perché sminuisce il ruolo di Rosalind Franklin e offre una versione parziale della storia.

Secondo gli autori Brenda Maddox e Howard Markel, il libro di Watson è una narrazione soggettiva, che omette dettagli fondamentali e riduce Franklin a una figura marginale. Inoltre, Watson descrive la scienziata con toni sprezzanti, definendola una persona difficile e poco collaborativa. In un passaggio controverso, arriva persino a insinuare che, in un momento di rabbia, avrebbe potuto colpirlo fisicamente.

Perché Rosalind Franklin è stata ignorata?

Una delle domande ancora aperte è: perché Rosalind Franklin non venne riconosciuta ufficialmente per il suo contributo?

Nel suo libro, Watson cita Franklin numerose volte, ma nel discorso ufficiale per il Premio Nobel del 1962, né lui, né Crick, né Wilkins fecero il suo nome. Questo ha portato molti studiosi a ipotizzare che un riconoscimento del suo lavoro avrebbe significato ammettere che la scoperta della doppia elica era stata possibile grazie alle sue ricerche.

La chiave di tutta la vicenda è la Foto 51, che fornì la prova definitiva della struttura del DNA. Tuttavia, invece di essere utilizzata per un riconoscimento condiviso, venne sfruttata da Watson e Crick per concludere il loro modello senza il consenso di Franklin.

Il riconoscimento postumo di Rosalind Franklin

Oggi, il contributo di Rosalind Franklin è finalmente riconosciuto dalla comunità scientifica. Sebbene non abbia ricevuto il Premio Nobel, la sua figura è stata rivalutata con numerosi riconoscimenti postumi, tra cui l’intitolazione di laboratori e istituti di ricerca.

La sua storia rappresenta un esempio di come il merito scientifico possa essere oscurato da dinamiche di potere e discriminazione di genere. Tuttavia, il suo nome è ormai indissolubilmente legato alla scoperta della doppia elica del DNA, una delle più grandi conquiste della biologia moderna.

Articolo a cura del Dott. Rossano Morici